La redazione di Sbam! Comics ha avuto il piacere e l’onore di incontrare Fabiano Ambu per un’intervista. La trovate sul numero 2 della nostra rivista digitale (scaricabile gratuitamente qui) ma, come sempre, anticipiamo qui sul sito alcuni stralci, approfittando per ringraziare ancora una volta il disponibilissimo Fabiano.
Disegnatore di punta di Dampyr per la Bonelli, è attualmente impegnato anche come autore grafico su una nuova serie per la Star Comics, Law,  un legal thriller su testi di Davide Caci e Giorgio Salati.

Parlaci delle tue origini professionali
Dopo il liceo artistico, ho fatto l’Accademia di Belle Arti che mi ha insegnato a cimentarmi con mille cose diverse e avere la testa un po’ più aperta. Se ho impiegato solo quattro anni per arrivare al livello professionale lo devo soprattutto all’Accademia. Considero i miei maestri Battaglia, Toppi, De Luca… grandi disegnatori, quelli che secondo me hanno dato davvero una svolta al fumetto italiano. Tutt’ora attualissimi, con trovate a livello grafico, nella costruzione e nella regia delle tavole impressionanti. E se anche un grande maestro come Miller ha preso spunto da De Luca, vuol dire che il fumettista italiano ha davvero raggiunto livelli importanti.

Cosa consigli agli esordienti di oggi?
Guardate i nostri disegnatori! Sono stati protagonisti di tante innovazioni. Riflettendo sulla recente scomparsa di Moebius, mi sono chiesto chi potrebbe sostituire un autore di quel livello. E sinceramente trovo difficile trovare qualcuno che possa andare oltre autori come lui o come quelli di cui parlavo prima, Toppi, Battaglia, De Luca.

Molti giovani però non li conoscono nemmeno. Io tengo dei corsi a Bergamo e quando ho mostrato agli allievi i lavori di De Luca ho aperto loro un mondo nuovo, guardando ad esempio le figure ripetute nella stessa vignett:a li hanno davvero sorpresi. Il giorno dopo poi sono stati loro stessi a portare tavole con gli spunti presi dal grande autore. Dovremmo studiare di più questi autori, mostrare che il fumetto italiano è grande a livello di trovate.

Che personaggio ti piacerebbe disegnare?
Mi piace molto lavorare con il colore, quindi – restando in ambito bonelliano – mi piacerebbe “provare” il Dylan Dog Horror Fest. Anche perché è uno dei progetti che trovo più interessanti in questo momento alla Bonelli.

Usi tecniche digitali per lavorare?
Non ho problemi con la tavoletta, ma preferisco ancora utilizzare la matita. La sensazione che mi dà il foglio di carta non la provo con la tavoletta, che a volte rischia di essere un “filtro” sul tuo segno: il fatto di poter “tornare indietro”  limita la crescita del disegnatore. Se sbagli, ad esempio, una testa, quando disegni con carta e china sei costretto a ridisegnarla e questo ti aiuta a migliorare, a sistemare le dimensioni e le proporzioni. Con la tavoletta ti abitui al fatto di poter fare  facilmente correzioni e rischi di perdere in attenzione. Un po’ lo stesso effetto che l’uso di internet ha avuto sulla memoria: la utilizziamo molto meno perché abbiamo sempre la possibilità di fare una ricerca sul web e scoprire ciò che ci serve.

Per conoscere meglio Fabiano Ambu è consultabile il suo sito e quello di Artists Alley, il gruppo artistico che Fabiano ha fondato insieme a Marco Santucci e Alessandro Bocci.

(02/04/2012)