La Sbam-redazione ha avuto il privilegio di incontrare un maestro disneyano come Luciano Gatto, da 55 anni disegnatore “paperopolese”, vera memoria storica dell’albo Topolino fin dai tempi del grande direttore Mario Gentilini.

Grazie a Luciano Gatto per la sua disponibilità. Per cominciare, ci racconta il suo arrivo in Mondadori per lavorare a Topolino? Come avvenne il primo contatto con l’editore?
Nell’anno 1955 avevo conosciuto Romano Scarpa, su indicazione di un mio vicino di casa che sapeva della mia passione per il fumetto. Gli avevo portato dei disegni che avevo copiato da Floyd Gottfredson e lui ne fu interessato per la qualità, soprattutto del ripasso a china che, anche se era a pennino, dimostrava la sicurezza della mia mano. M’invitò ad adoperare il pennello prospettando una collaborazione se fossi riuscito ad ottenere una buona qualità nel ripasso con questo strumento. L’anno seguente, visti i progressi ottenuti, cominciai a ripassare i suoi disegni partecipando alla realizzazione di storie famose quali Topolino e l’unghia di Kalì, Zio Paperone e la leggenda dello Scozzese Volante e altre.
Nel giugno del 1956, portai al direttore Renato Bianconi delle edizioni “Il Ponte” una serie di brevi storielle che incontrarono la sua approvazione: fu quello il mio primo guadagno con i disegni. Intanto, portai anche alla redazione di Topolino delle tavole, le mie prime realizzazioni di disegno e china con i personaggi Disney. Quelle pagine e la collaborazione con Scarpa mi aprirono le porte per entrare tra i collaboratori di Topolino: il 18 marzo 1958, il direttore Mario Gentilini mi inviò la lettera di convocazione per un’eventuale “collaborazione ai periodici da lui diretti”. Era proprio quella la mia meta sin da quando avevo iniziato a interessarmi al disegno e chiunque può capire l’entusiasmo con cui iniziai i disegni della mia prima storia Disney: Paperino e il ciliegio rabdomante… La collaborazione con Scarpa mi diede la possibilità di vedere come si dovevano impostare le tavole, ma soprattutto le Edizioni “Il Ponte” mi fornirono quella di affinare la mano anche nel disegno. E la mia produzione continua ancora oggi…

Che persona era lo storico direttore Mario Gentilini? Come si lavorava con lui?
Era una persona affabile, precisa, gelosa dei suoi collaboratori, ai quali tuttavia dava tutte le possibilità di poter esprimere le loro capacità senza vincoli opprimenti. Naturalmente la qualità del prodotto doveva essere al livello delle necessità della rivista. Ma fortunatamente questo non mi ha mai dato alcun problema.

Con che autori ha lavorato? Con quale di loro ha avuto il rapporto migliore?
Naturalmente in questi 55 anni di collaborazione ho illustrato le sceneggiature di una miriade di autori e posso solo nominare quelli con cui c’è stato più affiatamento, vicinanza, amicizia:  i soggettisti Rodolfo Cimino, Bruno Concina, Carlo Panaro e Fabio Michelini. Mi dispiace non nominarne altri, che pure mi hanno dato la possibilità di illustrare le loro storie sempre qualitativamente ottime (in barba a chi non capisce le difficoltà del loro lavoro e vorrebbe sempre il capolavoro!), ma l’elenco sarebbe davvero lungo. Ringrazio anche chi ha partecipato alla produzione con il ripasso dei miei disegni nominandone uno solo: Michele Mazzon, che per oltre trent’anni ha collaborato con me e finalmente ha capito di avere le capacità per produrre proprie storie! Io lo sollecitavo da tempo, poiché valutavo i suoi lavori davvero ottimi.

Quando avvenne il cambio da Mondadori a Disney Italia che cambiamenti ci furono nel trattamento degli autori e nel giro del lavoro?
Per i primi anni del passaggio Mondadori/Disney non ci fu alcun cambiamento, almeno fintanto che c’è stato il direttore Gaudenzio Capelli: ho ricevuto sempre lo stesso ottimo trattamento. Cambiamenti sono avvenuti in seguito e, devo essere sincero, ho dovuto rimpiangerlo…

Da allora ad oggi: può fare un confronto tra le epoche?
I tempi cambiano, e così le necessità editoriali e quelle di vita perciò sarebbe meglio non mettere a confronto periodi diversi. Io mi adeguo a questo nuovo mondo, rimpiangendo le epoche trascorse solo perché sono invecchiato, ma lo spirito è rimasto ancora giovane e voglio “sparare” al meglio le mie ultime cartucce!

Altre informazioni sul maestro Gatto disponibili sul nr. 7 di Sbam! Comics, la nostra rivista digitale gratuita scaricabile liberamente da qui.

(21/02/2013)