Dal 2004 a oggi, la casa editrice di Latina ha saputo costruire un catalogo unico nel suo genere in Italia, che miscela graphic novel per grandi e piccini, saggistica su Nona Arte e cultura pop, adattamenti a fumetti di romanzi di successo e, novità degli ultimi mesi, anche una collana di narrativa. Sbam! Comics si è unita ai festeggiamenti per il decennale dando la parola al direttore editoriale Massimiliano Clemente, che ci racconta origini e tratti salienti del fenomeno-Tunué. Vi rimandiamo al nr. 16 della nostra rivista digitale gratuita, scaricabile liberamente da QUI, per leggerla integralmente. Di seguito, vi anticipiamo alcune delle sue risposte.
Partiamo dall’inizio, ovvero da dieci anni fa: come è nata Tunué?
Volete risalire alla preistoria, insomma… Ok, per prima cosa va detto che in realtà abbiamo cominciato più di dieci anni fa e precisamente nel 2000, allorché io ed Emanuele Di Giorgi ci siamo messi a lavorare prima su una fanzine cartacea e poi su un sito web che si chiama komix.it. Parlo al presente perché è ancora oggi online, anche se fermo ormai da parecchio tempo. All’epoca, comunque, il sito ebbe un notevole successo, arrivando ai vertici dell’informazione tematica sui fumetti.
Questo ci portò alla decisione di imprimere una svolta, strutturando la nostra attività in maniera più professionale e dando quindi vita a una casa editrice. La scelta si basava sulla convinzione che esistessero aspetti del mondo del fumetto non ancora analizzati e approfonditi a dovere, a cominciare da tutto quanto riguardava la saggistica. All’inizio, quindi, ci siamo impegnati soprattutto su questo versante, cercando di fornire agli appassionati, ma anche agli addetti ai lavori, una “cassetta degli attrezzi” teorica che li mettesse in grado di comprendere ancora meglio il medium fumetto e i suoi linguaggi.
I graphic novel (come questo o questo ad esempio, Ndr) sono venuti dopo: abbiamo cominciato pubblicandone uno, l’anno dopo due… e così a poco a poco il catalogo è cresciuto. Comunque, anche se la costituzione della casa editrice risale al 2004, i primi libri sono effettivamente usciti nel marzo del 2005: quindi, le celebrazioni per il decennale andranno avanti per un po’ di mesi…
Come avete scelto i primi autori da pubblicare? Qual è stato il criterio di selezione?
In generale, fin dall’inizio ci siamo strutturati con un responsabile scientifico per la saggistica, che è Marco Pellitteri, mentre del fumetto me ne sono sempre occupato io come direttore editoriale. Lo scouting è avvenuto e avviene ancora oggi attraverso i canali tradizionali, che sono le fiere di settore, il web, il monitoraggio delle case editrici estere, oltre naturalmente ai tantissimi progetti che riceviamo e che vagliamo tutti, dal primo all’ultimo.
Scorrendo il vostro catalogo di saggistica (qui e qui qualche esempio recente), si nota che non trattate solo di fumetti in senso stretto, ma anche di animazione, videogames… Vi interessa trasmettere un’idea della Nona Arte come parte integrante della più ampia cultura pop contemporanea?
Il sito web dal quale siamo nati, komix.it, recava come sottotitolo “fumetti a 360°”. Questo perché abbiamo sempre avuto l’intento, e l’ambizione, di svincolare il fumetto da quello che ritenevamo essere un mondo di appartenenza fin troppo ristretto. E, quindi, dare finalmente spazio a tutte le contaminazioni che lo riguardavano. Sappiamo benissimo che oggi il fumetto è perfettamente calato all’interno della cultura pop, quindi ci interessa trattare tutto ciò che può esservi in qualche modo legato, dai videogiochi all’animazione, fino a un certo tipo di letteratura.
Spesso, quando si parla di graphic novel, si pensa a un pubblico adulto: voi, invece, dedicate una collana ad hoc ai lettori junior…
La collana si chiama Tipitondi (qui, qui e qui qualche esempio recente, Ndr) ed è nata proprio con l’intento specifico di avvicinare il pubblico più giovane, quello che le statistiche di lettura danno in costante crescita e che rappresenta lo zoccolo duro grazie al quale il nostro settore continua a sopravvivere. Si tratta di un progetto particolare, perché fin dall’inizio abbiamo puntato sul graphic novel: quindi non più e non solo libri illustrati, ma veri romanzi a fumetti dedicati ai lettori dai 6 anni in su, fino agli adolescenti. La cosa interessante è che sono tutte opere con un taglio trasversale, pensate per i più giovani ma che, per struttura narrativa e segno grafico, sono in grado di interessare anche un pubblico adulto. La bontà dell’idea è stata riconosciuta anche da Lucca Comics, che l’ha premiata per tre anni consecutivi sia come migliore iniziativa editoriale, sia per alcuni titoli come Octave e La memoria dell’acqua.
Se dovessi indicare il titolo che vi ha dato le maggiori soddisfazioni in questi dieci anni, e che in qualche modo identifica la casa editrice?
Il “titolo Tunué” di questi primi dieci anni è senz’altro Rughe di Paco Roca, da cui è stato tratto anche un lungometraggio d’animazione candidato agli Oscar. Il graphic novel è giunto ormai alla quinta edizione e continua ancora a vendere con numeri davvero importanti.
(Marco De Rosa)