Del tutto autodidatta, ma questo non l’ha scoraggiata: anzi, Tiziana De Piero è riuscita a proporre al pubblico, in formato digitale, un fumetto davvero originale da molti punti di vista: stiamo parlando di Fidanzato Vampiro, web comics di cui abbiamo già parlato (vedi) su questi schermi, ma che ci ha incuriositi al punto da spingerci a cercarne l’autrice per farci raccontare qualche retroscena dalla sua viva voce.
Su Sbam! Comics, la nostra rivista digitale gratuita, nr. 17 – scaricabile liberamente da QUI – trovate la versione completa di questa intervista, insieme all’episodio Zero di Fidanzato Vampiro.
Ciao Tiziana, domanda di rito: raccontaci del tuo lavoro, di come hai cominciato a fare fumetti…
Disegno e scrivo storie a fumetti da sempre, ma i primi tentativi di realizzare qualcosa di compiuto li ho fatti con il gruppo di Fame Comics (che abbiamo incontrato anche noi tempo fa, Ndr). Li ho conosciuti quando avevo 18 anni. Frequentavo il liceo sociopsicopedagogico e non avevo alcuna formazione artistica, cosa che continuo a non avere, dato che ho proseguito gli studi alla facoltà di Lettere… Insomma, sono e rimango un’autodidatta, anche se nel gruppo di Fame lavorano e hanno lavorato dei professionisti che mi hanno dato molti consigli preziosi.
Ma parlaci proprio di Fidanzato Vampiro: da dove è nata l’idea, a chi/cosa ti sei ispirata?
E’ iniziato tutto con una storia breve (il nr. 0 che potete leggere su Sbam! 17, Ndr), che non è altro che il fumetto con cui ho vinto la prima edizione del concorso per fumettisti esordienti indetto dal comune di Valdagno (VI). Ha un tema diverso ogni anno e nel 2013 riguardava i vampiri, un argomento difficile da innovare… Io ho provato a fare qualcosa di diverso, partendo dalla semplice constatazione che oggi, dopo fenomeni come Twilight, se si pensa al vampiro, non lo si immagina più come un mostro appartenente al genere horror, ma piuttosto come un palestrato all’ultima moda che si strugge d’amore per la teenager di turno. Quindi mi sembrava divertente inserire un vampiro classico in una situazione da “harmony-urban fantasy”, con una ragazza che appunto, avendo una considerazione del vampiro per quello che è oggi, si aspetta che anche il suo vampiro si comporti come tale. Insomma, l’idea era mostrare le conseguenze “reali” di una storia d’amore con un vampiro. Poi questo episodio breve è piaciuto, è stato molto scaricato, anche nella traduzione in inglese, e quindi ho provato a sviluppare una trama per far diventare Fidanzato Vampiro una serie.
Dopo la lettura del nr. 0, però, pensavo di vedere una striscia tipo “gioco di coppia” tra i due protagonisti. Invece il tuo fumetto è diventato ben presto un fumetto “di gruppo”. Che evoluzioni dobbiamo aspettarci?
Per far diventare il numero zero una serie mi è venuto spontaneo immaginare una trama, con un evoluzione dei personaggi e un finale, piuttosto che una sequenza di strisce autoconclusive. E poi mi piace sviluppare la personalità dei protagonisti e cerco di renderli interessanti il più possibile, perchè è anche quello che ricerco in una storia come lettrice. Il fulcro rimane sempre su Nina e Vladimiro, ma attorno a loro ci sono tutta una serie di personaggi (comunque sempre più fortunati di loro), che non fanno solo da sfondo: hanno anche loro una personalità e influenzano la trama, il più delle volte ostacolando il rapporto tra i protagonisti.
L’idea del gruppo di ascolto tipo “alcolisti anonimi” è divertentissima: ma se i problemi di Nina con Vlad sono evidenti, le altre sembrano molto più appagate…
Hanno anche loro un mucchio di problemi! Anche perché, a dirla tutta, è difficile stabilire se è più facile frequentare un vampiro o un lupo mannaro… Però alla fine, per quanto problematici siano gli altri tre “mostri”, non sono comunque dei disadattati saccenti pluricentenari. Persino il mostro della palude, che si esprime a rantoli, è sicuramente un partner più piacevole di Vladimiro!
La diffusione in digitale è un ottimo sistema per diffondere il tuo personaggio il più possibile a costi limitati: vedremo il cartaceo?
La serie è partita come un vero e proprio esperimento, incoraggiati anche dai dati della diffusione del primo ebook, i ragazzi di Wannaboo ed io ci siamo lanciati in una pubblicazione seriale senza farci troppe domande… Però non mi aspettavo che la serie si sarebbe sviluppata così tanto, arrivando a sei episodi in un anno, e quindi al cartaceo non ho ancora pensato.
(09/11/2014)