Che grande invenzione i mercatini dell’usato! Non esiste appassionato del fumetto che resista al richiamo di queste manifestazioni, per potersi mettere alla ricerca di qualche affarone a costo irrisorio (per una strana forma mentis dei venditori la Nona Arte finisce spesso nei banchi del tutto a un euro…).
sbam-Cover-FantomasQualche settimana fa, per esempio, ho trovato una chicca che non poteva non entrare a far parte della mia collezione: sto parlando del prodotto che vedete nell’immagine, una delle rarissime copie della edizione in fascicoli, uscita sul finire degli anni Venti (edizione Sonzogno), della seconda serie di Fantomas, personaggio creato dai francesi Pierre Souvestre e Marcel Allain nel 1911 e che ebbe un ruolo determinante nella creazione di tutta una serie di personaggi fumettistici che imperversarono nelle nostre edicole a partire dagli anni Sessanta (dobbiamo specificare di chi stiamo parlando?).

Un protagonista nuovo per la scena letteraria francese: un criminale, come prima di lui fu Rocambole, ma decisamente più crudele. Un abile trasformista, come Lupin, ma sadico e spietato anche con gli amici. Insomma, un personaggio terrificante, come si intuisce dall’incipit di presentazione (che ricorda molto il dialogo tra Gustavo Garian e la cugina Patrizia nella prima pagina di Diabolik)…

– Fantomas!
– Come dite?
– Fantomas!
– Che significa?
– Niente…e tutto!
– Ma pure, chi è?
– Nessuno…e tuttavia qualcuno!
– Insomma, che fa questo qualcuno?
– Fa paura!!!

Fantomas, per la sua grande capacità di rompere gli schemi consolidati del romanzo francese dell’epoca, fu fin da subito un successo travolgente, con i suoi due giovani autori – divenuti in breve tempo delle celebrità – chiamate a produrre ben 32 tomi in 3 anni (la storia narra che i due scrivessero un capitolo a testa, alternati e senza nemmeno troppo coordinamento, così da costruire un intreccio pieno zeppo di cliffhangers). Questo fino alla morte, nel 1914, di Pierre Souvestre; da lì in poi il lavoro fu proseguito dal solo Allain, per un totale di 43 romanzi tutti editi dalla Fayard.

sbam-Fantomas-1In Italia la storia editoriale del personaggio è un po’ meno lineare. Sicuramente l’edizione più pregiata è quella targata Salani, che a partire dal 1912, pubblicò integralmente la serie (con copertine incredibilmente evocative firmate da Gino Storace) ristampandola più volte. A partire dal 1928, poi, Sonzogno ristampò in volumi (e anche in fascicoletti, il cimelio ritrovato ne è la prova), la cosiddetta “seconda serie” di Fantomas, coincidente con la produzione di Allain. Nel 1954 fu la volta delle Edizioni Pagotto, che ristamparono i primi sei romanzi (anche se con copertine meno riuscite di quelle della Salani).

L’edizione definitiva (per dirla in termini attuali) si ebbe grazie a Mondadori, che, a partire dal 1963, ristampò l’intera serie in volumi mensili con copertine nuovissime firmata da Karel Thole. Sempre targata Mondadori, nel 2001 venne pubblicata la ristampa del primo romanzo (all’interno della collana Oro de Il Giallo Mondadori).

Oltre alle innumerevoli incarnazioni cinematografiche e videoludiche, più o meno riuscite, Fantomas entrò anche nel mondo del fumetto. Come fonte di ispirazione innanzitutto: oltre al già citato Diabolik, ricordiamo Gommaflex (storico nemico di Alan Ford e del Gruppo TNT) e soprattutto Fantomius, personaggio Disney creato da Guido Martina e G.B. Carpi e sviluppato poi di recente da Marco Gervasio.

sbam-Fantomas-3Altre volte invece è stato protagonista in prima persona: oltreoceano soprattutto, negli anni ’70 con la serie a fumetti messicana Fantomas, la amenaza elegante (gasp!) e il romanzo a fumetti Fantomas contro i vampiri multinazionali, realizzato nel 1975 dallo scrittore argentino Julio Cortazar (la genesi di questa storia politicissima – ed evitabilissima – abbisognerebbe di un articolo a sé). Decisamente più appetibile la versione italiana, Fantomax (con la x al posto della s per intuibili ragioni…), firmata da Luigi Bernardi e Onofrio Catacchio e pubblicata un annetto fa da Editoriale Cosmo.

Il personaggio meriterebbe, senza dubbio, ben altro spazio e ben altra fama, visto e considerato il fondamentale ruolo d’ispirazione che da noi ebbe per la nascita dei fumetti neri (come anche un illustre lettore come Moreno Burattini ha sottolineato pochi giorni fa, parlando proprio di Fantomas nel suo blog letterario Utili Sputi di Riflessione): insomma, chissà che qualche editore non decida di fare una bella ristampa integrale, di quelle che oggi si vedono sempre più spesso.

Nel frattempo io continuo a divertirmi cercando altre piccole perle nei banconi dei mercatini, sperando di potervi raccontare di nuovi ritrovamenti (ovviamente a un euro!).

(Roberto Orzetti)