È notizia di questi giorni: il nuovo copertinista di Zagor, l’uomo che sostituirà il grande Gallieno Ferri, l’autore di tutte le cover dello Spirito con la Scure mai uscite finora, sarà Alessandro Piccinelli.
La Sbam-redazione ha incontrato Moreno Burattini, curatore della storica testata di Casa Bonelli, per conoscere i motivi alla base di questa scelta.
«Sono sempre stato un ammiratore di Piccinelli, da tempi non sospetti», ci ha spiegato Moreno. «Nel 2009, quando abbiamo festeggiato gli 80 anni di Gallieno, un gruppo di appassionati, capitanati dal collezionista Giancarlo Orazi, organizzò un portfolio di circa venti disegnatori, cui venne chiesto di ridisegnare secondo una propria interpretazione delle copertine storiche di Ferri, come omaggio al maestro. Tra loro c’era proprio Piccinelli, che ridisegnò la cover di La vendetta di Kandrax: mi colpì subito. Nonostante la giovane età di questo autore, all’epoca da pochissimo tempo in Bonelli, notai subito che poteva essere un ottimo copertinista».
E dopo Kandrax…
Nei mesi successivi, feci caso ad altri suoi lavori, visto che lui spesso realizzava commission per appassionati o copertine per fanzine e pubblicazioni varie, con Zagor e con altri personaggi: e confermai la mia prima impressione. Decidemmo così di tenere da conto Piccinelli, in previsione del giorno in cui Ferri avesse deciso di andare in pensione. Prima o poi doveva pur capitare che venisse da noi a dirci, vabbè, ragazzi, adesso basta. Non è stato così: Gallieno ha lavorato fino all’ultimissimo momento, fino alla copertina del numero che uscirà tra poco, a settembre.
Come vi siete comportati dunque?
Quando Ferri è scomparso, di fatto col pennello in mano, ci siamo riuniti in redazione: l’orientamento della Casa editrice era quello di non cercare un clone di Ferri, anche per rispetto alla sua unicità, non si voleva qualcuno che copiasse i maestro. Dovevamo quindi eliminare i nomi di autori “troppo simili” a Ferri. Quando proposi il nome di Piccinelli, mostrando alla redazione alcuni suoi lavori, la decisione fu subito presa. Alessandro ha questa caratteristica di classicità e modernità al tempo stesso, un giovane dal tratto fresco, ma nel solco della tradizione. In più è un bravissimo ragazzo, umile e disponibile ad imparare: ha fatto tante prove, accettando tutti i consigli e migliorando via via.
E quando lo avete informato?
Gli ho telefonato proprio io. Caro Alessandro, gli ho detto, sei seduto? E gli ho dato la notizia, di cui lui è stato subito molto contento. Era il giorno prima del funerale di Ferri. L’indomani, è partito da casa sua – lui è di Como, dice che dalla sua finestra si vede la frontiera con la Svizzera – ci ha raggiunto a sorpresa per unirsi a noi, che partivamo per Recco, in Liguria, per il funerale.
La notizia del nome di Piccinelli è trapelata anzitempo sui blog, rispetto a quanto aveva pensato la Casa editrice…
Esatto. Ma si trattava di un nome inatteso, che è andato contro tutti i pronostici. Il nuovo copertinista sarebbe potuto benissimo essere Marco Verni, o Joevito Nuccio, o anche Walter Venturi o Mauro Laurenti, o tanti altri che potrei citare, tutti nomi di grandi artisti. Però uno solo poteva essere il copertinista, ed è stato lui, Piccinelli, per i motivi che dicevo prima. I commenti in Rete degli appassionati sono poi stati in massima parte positivi, qualcuno addirittura entusiasta, ma a tutti gli altri chiedo di aspettare un attimo: diamoci sei mesi di tempo, vediamo almeno sei copertine e stiamo a vedere…
Di nuovo in bocca al lupo ad Alessandro e grazie a Moreno (dal cui blog, Freddo cane in questa palude, abbiamo tratto l’immagine in alto): aspettiamo curiosi le prossime cover.
(Antonio Marangi)