Su Sbam! Comics nr. 36, la nostra rivista digitale scaricabile liberamente da QUI, dedichiamo un servizio alle versioni fumettate dell’opera del grande Emilio Salgari.
Vi rimandiamo alla rivista per sapere tutto: intanto, qui vi anticipiamo un brano della nostra intervista a Enrico ‘Nebbioso’ Martini, anima del Collettivo Nasone di Cyrano Comics, che ha proposto a Lucca Comics il primo volume della nuova collana Emilio Salgari’s Adventures, storie inedite con protagonista proprio lui, lo scrittore veronese, alle prese con avventure molto divertenti e (soprattutto) molto ben realizzate.
Si parte con Emilio Salgari e l’acqua portentosa.
Presentatevi ai lettori di Sbam!…
Collettivo Nasone è nato all’interno di Cyrano Comics, l’associazione culturale e di autoproduzione veronese, per realizzare storie legate a un filo conduttore comune: portare il fantastico – dall’avventura classica al fumetto di supereroi – in una realtà provinciale e piccola come Verona. L’idea è che le grandi storie che leggiamo nei fumetti americani, francesi e italiani non avvengano solo nelle grandi città o in scenari distopici o su altri pianeti, ma anche in una comunità ristretta e insospettabile. Pensiamo che la nostra città sia un posto stupendo, pieno di lati sconosciuti e affascinanti, che ci stiamo divertendo a esplorare. Nasone è composto da un gruppo eterogeneo di autori che coordino io: i disegnatori che hanno collaborato ai volumi finora usciti hanno background diversi, da chi lo fa per lavoro a chi si cimenta per passione.
Il vostro è un progetto molto particolare, che sposta l’attenzione dai personaggi di fantasia creati da Salgari al loro autore. Com’è nato?
L’idea è nata quasi per caso. Dopo aver pubblicato il nostro primo volume, The Locals, una storia di supereroi veronesi, volevamo realizzarne subito un seguito. Marco Triolo (uno dei disegnatori) ha proposto di ricollegarci alla storia veronese, con un prologo in cui far incontrare, nella Verona del 1890, Salgari e Buffalo Bill. Da lì, l’idea si è poi sviluppata diventando la base per un volume a sé stante, ma ambientato all’interno di una sorta di “universo condiviso” all’americana. Ci teniamo a dire che l’episodio su cui tutto si basa è storico, è avvenuto realmente. Buffalo Bill è davvero passato dall’Arena di Verona con il suo circo itinerante Wild West Show e ha davvero incontrato Emilio Salgari, che all’epoca era un reporter del giornale locale. Ci sembrava una premessa troppo bella per lasciarcela scappare.
Quali sono gli autori coinvolti?
La sceneggiatura è mia, i disegni sono di Giancarlo Brun, dello stesso Triolo (già disegnatori di The Locals) e di Andrea Bilancio (new entry della squadra). C’è inoltre un episodio speciale (pubblicato al termine del volume in formato flip-book) che fa da prologo alla storia ed è stato disegnato da Davide Zuppini (già co-autore, con me, di Irezumi).
La vostra è un’opera in b/n…
I fattori che ci hanno portato a questa scelta sono diversi: da una parte c’è stato il fattore economica, nel senso che, autoproducendoci, dobbiamo limitare i costi di stampa; dall’altra quello logistico, perché molti di noi disegnano nel tempo libero e abbiamo poco tempo per stabilire tavolozze di colori e quant’altro. Dobbiamo lavorare rapidamente e la scala di grigi aiuta a rendere l’opera abbastanza omogenea con meno difficoltà.
A che lettori si rivolge la serie?
A chiunque ami l’avventura classica, quella dei fumetti del ‘900 e dei romanzi di appendice di fine ‘800-primi ‘900. Da Sandokan a John Carter, da Conan a L’Avventuroso. Ma anche a chi segue opere in stile come La Lega degli Straordinari Gentlemen o Docteur Mystere. E c’è anche una bella spruzzata di steampunk che non guasta mai.
Il testo integrale e molto altro materiale su Salgari su Sbam! Comics nr. 36.
(Roberto Orzetti)