La notizia si è diffusa rapidamente e non poteva essere altrimenti visto lo spessore del personaggio: ci ha lasciati il grandissimo Alfredo Castelli.
Non serve ricordare qui la sua importanza per il Fumetto italiano e la sua sterminata produzione, quella celebrata dalla recente mostra proposta da Wow Spazio Fumetto, dopo il suo passaggio dalla Lucca Comics del 2022 e oggi, fino al 18 febbraio, visitabile presso il Paff di Pordenone. Per chi volesse, il sito di Sergio Bonelli Editore ne riepiloga l’opera in questo post.
Qui preferiamo ricordare lui, la sua cortesia, la sua disponibilità verso tutti, megadirettori o semplici lettori, la sua cultura enciclopedica per tutto ciò che riguardava la Nona Arte e (ampi, molto ampi) dintorni, e la sua incredibile arte oratoria, tale per cui poteva parlare per ore riuscendo non solo a non annoiare, ma anzi a divertire il pubblico.
Lo avevamo incontrato l’ultima volta lo scorso novembre, a Bologna, in occasione della Mostra di Anafi, e prima ancora al Museo Wow e in molte altre occasioni.
Ma soprattutto non potremo mai dimenticare la lunga intervista che ci rilasciò per Sbam! Comics, la nostra cara, vecchia rivista digitale (esattamente per il nr. 4 che potete ancora scaricare da QUI) nell’ormai lontano 2012: fu quella un’ottima occasione per conoscerlo meglio e più da vicino, durante un pranzo in una delle sue trattorie preferite.
Il grande Alfredo mise a durissima prova le pile del nostro registratore con un vero fiume di informazioni, aneddoti, battute sul mondo del Fumetto, partendo da Martin Mystère e spaziando nei retroscena di tutte le più importanti redazioni d’Italia.
Un bellissimo incontro che fu interrotto solo dal cameriere che, visto che eravamo prossimi alle 4 del pomeriggio, ci chiese sommessamente di liberare il tavolo, quello che vedete nella foto, dove il Maestro è con il sottoscritto (a sinistra) e con l’ottimo Enrico Lotti (al centro), sceneggiatore di lungo corso.
Grazie di tutto Buon Vecchio Zio Alfredo…
Antonio Marangi