La versione più rapida e concisa del fumetto umoristico è sicuramente la strip, la striscia autoconclusiva.
Sua maestà Benito Jacovitti non poteva esimersi dal cimentarsi anche in questo campo. E lo fa da par suo, prima con il peculiare Giorgio Giorgio detto Giorgio, poi con il personaggio che ne rappresenta una sorta di evoluzione: Giuseppe, il prototipo dell’Italiano medio, o se preferite dell’uomo qualunque.
È qui che il Maestro dà libero sfogo alla sua passione per il non sense, proponendo situazioni surreali, quasi sempre prive di parole, dove Giuseppe è spesso puro spettatore, altre volte vittima, raramente parte attiva. Un piccolo capolavoro, cui Jacovitti lavorò in particolare nei primi anni Settanta e riproposto in più occasioni su varie pubblicazioni.
Un capolavoro tale che abbiamo voluto proporvelo accanto a Jak Mandolino, nella nostra luculliana Sbam-novità, come “intervallo” tra una storia e l’altra del titolare del volume. Per chi non lo conosce, sarà una vera scoperta di grande Nona Arte.