Raquel Córcoles – Marta Rabadán, Soy de pueblo? – Manuale per sopravvivere in città??, 84 pp a colori, collana La vie en Rose, Hop Edizioni 2013, € 11.00

sbam_marta-rabadan-raquel-corcolesEdito da Hop Edizioni, è uscito qualche mese fa anche in Italia, Soy de pueblo, divertente fumetto spagnolo che prende di mira tutto ciò che oggi è trendy secondo i canoni di chi vive nelle grandi metropoli. Anche se la storia si svolge a Madrid, ed è quasi un’autobiografia di una delle due autrici del fumetto, Raquel Córcoles, le esperienze vissute dalla protagonista sarebbero le stesse in qualsiasi altra parte del mondo, almeno di quello occidentale. Nell’ottantina di pagine del volume ce n’è per tutti: soprattutto vengono prese di mira le nuove “professioni”, quelle più alla moda: blogger, grafici, artisti, dj… Vengono trattate con ironia tutte quelle situazioni che un giovane d’oggi (ma anche un “menogiovane”) si trova ad affrontare nella vita reale e in quella virtuale: avere un profilo adeguato sui social media, sopravvivere in un mondo lavorativo sempre più precario, riuscire a viaggiare spendendo poco rispettando le regole sempre più ferree delle compagnie low-cost…

Raquel Córcoles e Marta Rabadán ripropongo un tema già visto più volte in passato – quello della ragazza di provincia che va a vivere in città e che prova a essere alla moda e al passo coi ritmi della metropoli – ma lo attualizzano alla realtà dei giorni nostri.
L’intento pare quello di rivalutare i valori della provincia, condannando, sempre in maniera ironica, le abitudini “malsane” della città, in particolar modo quella finta cultura e quegli atteggiamenti “da alternativi” che ne contraddistinguono gli abitanti. A giudicare dal successo ottenuto in Spagna, evidentemente il tema è ancora molto attuale e molti si sono riconosciuti nella storia raccontata e disegnata da Raquel e Marta.
SoydepuebloLeggendo il fumetto, il dubbio che viene è se davvero oggi esista una grande differenza tra la provincia e la grande città, o se le cattive abitudini della metropoli non abbiamo inesorabilmente contagiato anche la provincia, rendendola meno ingenua di un tempo. I ragazzi “provinciali” sono davvero così sprovveduti o la cosiddetta globalizzazione ha ormai azzerato le differenze con i ragazzi di città? .
La Sbam-redazione ha incontrato le due autrici.

Come nasce l’idea del vostro fumetto??
Tutto nasce da un’idea di Raquel, in parte dalla sua esperienza personale di quando, anni fa, si trasferì a Madrid. Le sue esperienze erano simili a quelle di altri amici, le ha trovate divertenti e ha deciso di raccontarle. ??

Come nasce il vostro rapporto lavorativo?
Quando le venne chiesto di fare un libro, le diedero solo tre mesi per preparare tutto. Lei non sapeva come fare e mi chiamò. Anch’io venivo da un piccolo paese, e non avevo idea di come si disegnasse un fumetto, ma ho detto: non ti preoccupare, in qualche modo faremo. Così abbiamo trovato una soluzione semplice, che rappresenta al meglio ciò che volevamo fare.

Il vostro target è esclusivamente femminile??
È scritto da due ragazze… ma è piaciuto anche a molti maschi. Chiunque sia passato da un piccolo paese a una grande città può riconoscersi nella storia.

Entrambe siete autrici dei testi e dei disegni. Come riuscite a coordinare il lavoro??
Per i disegni, Raquel si occupa delle persone e dei loro vestiti, mentre io disegno i background, la coreografia e cose del genere. Per la storia, l’idea iniziale è stata di Raquel; normalmente la costruiamo insieme parlando molto tra di noi. Nel fumetto non ci sono i classici balloon…?È stata una nostra scelta, per personalizzare il fumetto.

Nel disegnare i personaggi fate molta attenzione ai loro vestiti. Da dove prendete ispirazione?
La nostra più grande fonte d’ispirazione in fatto di moda e tendenze sono i tanti blog presenti nel web.

Cosa ne pensate del fumetto digitale??
Amiamo ogni forma di digital media. Noi stesse abbiamo un blog e in futuro venderemo i nostri lavori anche in e-book.

(Sergio Brambilla)